SPORT...BUSINESS...VITA - SMETTERE DI AVERE PAURA
L'obiettivo di questi incontri è confrontarci per trarre qualche elemento di riflessione in più.
Ad affiancarmi in questo salotto Marisa Muzio, ex olimpionica di Nuoto, psicologa, che oggi, oltre che allenare mentalmente di medagliati olimpici e primatisti mondiali, è consulente di manager di aziende e della loro organizzazione.
Ho notato una forte analogia fra lo sport, il mio lavoro e la capacità di fare scelte importanti senza paura, che è quella che ci fa sbagliare. La mia convinzione è che il 95% di un risultato, che sia sportivo, di vita o di rendimento finanziario, dipende da noi, dal nostro comportamento. Nello sport, questo è molto chiaro: ci sono regole che vanno rispettate, come allenarsi e perseverare...nella gestione del denaro è uguale.
Chi fa sport ha una gestione diversa del dolore, della fatica, delle perdite e soprattutto sa bene cosa sia la resistenza allo stress.
Oggi, invece, è stata creata una cultura che fa pensare al contrario. Si pensa che il risultato venga da fattori esterni, come gli incentivi, tutto subito e senza allenamento. Allora ci sentiamo frustrati se non vinciamo subito o non arriva subito il rendimento. Al primo imprevisto, siamo impreparati e abbiamo paura.
Bisogna allenare la capacità di resistere allo stress, alle crisi, e smettere di avere paura, anche nella gestione del denaro.
Oggi ci troviamo a rispondere a degli interrogativi senza esserne preparati.
Stiamo arrivando al limite dello sfruttamento delle risorse esterne, tutti quanti noi abbiamo sempre meno risorse da dilapidare. E' inevitabile: abbiamo bisogno di molta più motivazione interna e capacità di perseverare.
Non siamo mai soddisfatti dei nostri rendimenti: i motivi non dipendono dai mercati, ma dalla nostra mente. Le aziende che si sono capitalizzate e internazionalizzate non sentono la crisi, anzi la sfruttano. Non è che una banca, un immobile o un investimento sia migliore di un'altra , la soluzione è che Noi dobbiamo essere migliori dei risparmiatori comuni. Il problema non sono le crisi; il problema sta nelle nostre capacità interiori di affrontarle e a fare i rendimenti, o le grandi conquiste non sono i mercati esterni, ma i buoni comportamenti interni.
Se le nostre aspettative sono irrealistiche , la nostra motivazione crolla al primo imprevisto, come chi si aspetta che vada tutto sempre bene, senza considerare mai i cambiamenti di contesto e di tempo.
Nella gestione del denaro ci vogliono motivazioni interne e bisogna lasciare stare le facili promesse. Immaginiamo di iscriverci alla maratona di New York. Cosa ci vuole per prepararla ? Scarpe, integratori. In una maratona ci sono i fattori esterni come il vento, il sole, la pioggia (il mercato) e fattori interni, la tua testa, la tua capacità di non lamentarti. Nel momento di sofferenza, chi ti tira fuori dai guai è la testa.
Manca nella gestione del denaro la mentalità di curarsi professionalmente. Siamo tutti convinti di sapere dove vanno i mercati, commettiamo errori tutti nella stessa direzione, siamo vittime di illusioni percettive. L'emotività del momento è sempre sbagliata, perché sempre in ritardo.
Il mercato è più veloce di noi, i giornali parlano del giorno, i mercati sono 6 mesi più avanti. Bisogna alzare le palle difficili, non darsi più alibi e pensare di vincere facile. 30 anni di rendimento senza rischio, troppo facile per crederci, ma comodo... e ci caschiamo.
Se associamo il denaro al nostro corpo, quante pillole magiche che hanno risolto tutti i nostri problemi ci hanno dato?
E... allora iniziamo a prevenire.